Davvero strano: siamo riusciti a partire addirittura dieci minuti prima dell’orario previsto.
Vai a sapere…Tutti puntualmente in anticipo!
E poi, nonostante le supposizioni dei soliti pessimisti, la prevista pioggia si è presentata solamente nel corso della breve sosta a Bobbio.
Quindi giornate fresche, soleggiate, ideali per una tre giorni motociclistica.
Da Verona arrivano Patrizia e Giuseppe, da Milano Simona e Benny, che si aggregano al nostro numeroso gruppo.Un pezzettino di autostrada, poi tutta statale attraverso le colline acquesi e tortonesi, sino a Varzi.
Qui ci fermiamo per un ricco spuntino, a quanto pare gradito a tutti: se la vista non mi ha tradito, qualche motociclista ha gustato per ben tre volte gli antipasti . E poi tutto il rimanente.
Alla partenza molti hanno dichiarato che a mezzogiorno avrebbero voluto fermarsi solamente per un panino. Bugiardi spudorati!
Percorriamo il Passo Penice, quindi una veloce visita a Bobbio, piccola cittadina della Val Trebbia ricca di storia e cultura. Alcuni si trattengono nella cattedrale di San Colombano, Santo Patrono protettore dei motociclisti. Questo Santo ci protegge per davvero e premia i visitatori: l’antipioggia verrà utilizzato solamente per proteggersi dalle giornate fresche.
Giungiamo a Bettola, città che ha dato i natali a Bersani, e raggiungiamo le due strutture che ci ospiteranno per le prossime due notti.
I più ardimentosi, scelti “ad hoc” fra i migliori fuoristradisti, percorrono gli ultimi metri di una strada impervia che li conduce al loro Agriturismo, premiati dalla tranquillità della dimora e dalla cortesia della proprietaria.
Il resto della truppa si “accampa” presso un ottimo hotel, certamente più comodo da raggiungere e altrettanto gradevole. Anche qui il proprietario dimostra grande professionalità e cortesia.
Ottimo soggiorno in entrambi i casi.
Cena frugale, e poi meritato riposo.
Domenica siamo tutti in sella alla nove, per percorrere una parte dell’Appennino fra le province di Piacenza e Parma.
Un paio di passi appenninici, molte curve come da programma, qualche tratto di strada non proprio bellissimo, e la primavera appena sbocciata ci regala una vista incantevole di queste vallate selvagge e incontaminate.
Ci fermiamo in un caseificio, parecchi scettici per quanto riguarda l’acquisto del parmigiano prodotto, poi quasi tutti ripartono con le borse piene dello squisito formaggio.
Siamo nella Valle di Ceno, da Borgo Taro direzione Bardi, con vista dello splendido castello, quindi Bore e arrivo al borgo fortificato di Vigoleno, con tappa gastronomica e culturale e visita della Rocca.
Dalle sue mura, percorse interamente da un camminamento, si gode un bellissimo panorama sulla Valle dello Stirone, oltre ad ammirare uno scorcio della pianura padana da Piacenza sino a Modena.
Nel 2002 il borgo è stato certificato come uno dei più bei borghi d’Italia, e dopo la visita possiamo ritenere che il premio sia stato assegnato con ragione.
La nostra guida riesce a interessarci nel corso della visita con le sue spiegazioni e racconti carichi di enfasi e simpatia. Dall’alto delle mura vediamo però avvicinarsi una brutta perturbazione, con un vento molto forte e, all’orizzonte, uno splendido arcobaleno che non lascia presagire nulla di buono.
Risaliamo velocemente sulle moto e rinunciamo alla seconda visita prevista, quella di Castell’Arquato, altro bellissimo borgo fortificato, caratteristico della zona. Ma arriviamo in albergo perfettamente asciutti.
Si è fatto anche tardi, abbiamo perso un po’ di tempo per recuperare la moto di Roberto che, esalati gli ultimi respiri, non ne voleva più sapere di funzionare. Anni e chilometri percorsi hanno avuto ragione della salute cagionevole del mezzo meccanico, nonostante il tentativo di Gerardo di tentare una riparazione di emergenza.
“A funerali avvenuti ne danno il triste annuncio”….pensano i compagni di viaggio.
Calma, la moto si recupera e il grande Giuseppe provvederà con un intervento degno del miglior chirurgo a rimetterla in piedi quanto prima!
Nella notte un forte temporale colpisce la zona.
Alla mattina le nostre motociclette sono incredibilmente ricoperte da un sottilissimo strato di ghiaccio.
La giornata è splendida e ci consente di affrontare l’ultima tappa motociclistica con il sole a favore.
Roberto e Patrizia usufruiscono di un passaggio da parte di due motociclisti solitari, i loro bagagli caricati da qualche volenteroso compagno e via, alla volta di Grazzano Visconti.
Attorno al castello di epoca antica, agli inizi del novecento Giuseppe Visconti di Modrone ne curò il restauro e costruì tutto attorno l’attuale villaggio in stile neo-medievale.
Una veloce visita a questo bellissimo fortilizio e poi verso la Val Trebbia, che dopo Bobbio ci regala un percorso frequentatissimo dai motociclisti locali.
Bellissime curve e un asfalto senza rattoppi ci accompagnano sino al bivio del Passo del Brallo, che ci condurrà nuovamente a Varzi.
In questa località ultima sosta al salumificio locale, dove quasi tutti i partecipanti alla gita acquistano il famoso salame prodotto nella zona.
Ripartendo alla volta di Torino i bauletti delle BMW sono saturi, fra pane fresco, salame e Parmigiano Reggiano.
Grazie a tutti per la bellissima compagnia e alla prossima gita.