Dopo la pausa estiva ci ritroviamo in sella per la prevista gita che ci condurrà sulle alture di Rapallo, attraversando la dorsale appenninica, trasferendoci da Nizza Monferrato, Acqui, Busalla, per terminare la mattinata da Paolin, suggestiva trattoria che, tanto per cambiare, riuscirà ancora una volta a riempire le pance dei motociclisti torinesi.
Le strade percorse sono note a molti, da Ovada a Busalla attraversiamo il parco del Marcarolo, situato nell’area montuosa dell’Appennino fra il Piemonte e la Liguria, all’estremo sud della provincia di Alessandria.
Nelle giornate splendide non è raro poter godere della vista sul golfo di Genova, distante in linea d’aria circa dieci chilometri.
Ovviamente il percorso preparato tiene rigorosamente in conto di dover percorrere strade che permettano ai motociclisti di poter scaricare tensioni e adrenalina affrontando un percorso con curve quasi continue.
L’andatura è discretamente sostenuta, ciononostante tutti i partecipanti seguono come sempre il tour leader sino alla meta. Nessun disperso.
Alcuni piccoli centri attraversati dal giro sono dei veri gioielli: Moconesi è ricordata per la splendida ed elaborata cupola della chiesa; Torriglia, paese che fa da spartiacque fra la Val Trebbia e Scrivia, a pochi chilometri dal passo della Scoffera, uno dei percorsi motociclistici più famosi fra gli amanti delle due ruote.
E poi ancora Cicagna, piccolo centro famoso per la produzione dei pifferi. Dopo qualche notizia di cultura spicciola veniamo alla parte conclusiva della gita.
Il menù prevedeva “solamente” alcune portate tipiche della cucina ligure.
Inoltre era stato preferito perché meno “ricco” di portate rispetto ad un altro perché, come tutti sanno, i veri motociclisti solitamente non mangiano molto per ragioni di sicurezza.
E meno male!
Quasi tutti non sono riusciti a finire, rinunciando a una parte dei prelibatissimi primi, dopo aver divorato una serie di ottimi antipasti accompagnati da una focaccia calda e croccante.
Anche questa è fatta: come dice qualcuno…”è sempre bene alzarsi da tavola con un filo di appetito”.
Ci vediamo alla prossima, con un pizzico di invidia per i fortunati che parteciperanno alla gita di fine anno in Sicilia.